Albo 2021

Albo d\'oro 2021

Premio Migliore Inventrice

Premio Migliore Inventrice

Per la comprovata capacità inventiva dimostrata in numerosi progetti e diversi brevetti riguardanti il miglioramento nutrizionale delle farine e la creazione della startup Heallo che si occupa di migliorare l’alimentazione umana e animale


Francesca Varvello


Dopo la Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, lavora nel settore molitorio in qualità di Responsabile della Ricerca a capo di numerosi progetti riguardanti il miglioramento nutrizionale delle farine. Nel 2015 è Responsabile Scientifico del Cluster dei Cereali e Tuberi nell’ambito della manifestazione EXPO 2015. È inventrice di due brevetti su farine funzionali integrate di germe di grano e fibre. Nel 2018 fonda la startup innovativa Heallo, che si occupa di trovare soluzioni nutrizionali per migliorare l’alimentazione animale e umana. Deposita il brevetto “Idrolizzato di fibra vegetale e suoi usi nell’alimentazione umana ed animale”, concesso nel marzo 2021 e che sta per essere esteso a livello internazionale: riguarda un processo di estrazione di fibre solubili (Arabinoxilani) dalle trebbie della birrificazione, in grado di ridurre in maniera significativa l’indice glicemico di alimenti, bevande o integratori. Un altro brevetto, relativo all’estrazione da barbabietole e altre matrici vegetali è in attesa di concessione.

Premio Migliore Innovatrice

Premio Migliore Innovatrice

Per aver brevettato un metodo che permette l’estrazione e la determinazione di microplastiche fino a una dimensione inferiore a 10 µm (compatibile con l’assorbimento biologico e la traslocazione tissutale), con un Limite di Determinazione di 100 nanometri e una tecnica che può essere applicata nell’area medica, per studi di relazione salute-ambiente, nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica e del packaging, per la gestione del controllo di qualità al fine della certificazione plastic-free e per la possibile adattazione del metodo allo sviluppo di sistemi tecnologici innovativi di controllo delle microplastiche nel campo delle acque destinate all’uso potabile e nel campo biomedico al fine dell’ottimizzazione dei sistemi di controllo e contenimento delle microplastiche nell’ambiente.
Gea Oliveri Conti

Ricercatore RTDb dell’Università di Catania nel SSD MED42 - Igiene generale ed Applicata è abilitata ASN (Professore di I e II Fascia). Ha vinto numerosi premi Nazionali ed Internazionali. E’coinventore di un brevetto la cui applicazione ha permesso la pubblicazione di numerosi articoli scientifici di riferimento nel panorama scientifico. Il metodo brevettato a livello nazionale e internazionale è l’unico che attualmente permette l’estrazione e la determinazione di plastiche, incluse la taglia dimensionale <10 µm (dimensione compatibile con assorbimento biologico e traslocazione tissutale), con un Limite di Determinazione di 100 nanometri. L’invenzione può essere applicata nell’area medica per studi di relazione salute-ambiente, nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica e del packaging per la gestione del controllo di qualità al fine della certificazione plastic-free e per lo sviluppo di sistemi tecnologici innovativi nel campo della depurazione ambientale e nel campo biomedico al fine dell’ottimizzazione dei sistemi protesici sicuri.

Premio Donna Eccezionalmente Creativa (a pari merito)

Premio Donna Eccezionalmente Creativa (a pari merito)

Per aver caratterizzato l’attività antivirale degli strigolattoni, noti fitormoni che regolano lo sviluppo delle piante e ampiamente caratterizzati in ambito agrario, proponendoli come farmaci antivirali per il trattamento dell’Herpesvirus e aver saputo sviluppare con un approccio altamente interdisciplinare un brevetto internazionale in collaborazione con il Dipartimento di Chimica, mostrando un elevato potenziale terapeutico degli strigolattoni per il loro meccanismo d’azione basato su target non solo virali, ma anche cellulari, che potrebbe ovviare ai fenomeni di resistenza che si osservano con i farmaci attualmente in commercio.
Valentina Dell′Oste
È Ricercatrice confermato presso il Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche (Università degli Studi di Torino). Dopo la Laurea magistrale in Biotecnologie mediche, ha conseguito il Dottorato di ricerca, trascorrendo un periodo presso l’Università di Colonia (Germania) e successivamente si è specializzata in Microbiologia e Virologia. La sua attività di ricerca è stata maggiormente focalizzata sugli Herpesvirus, in particolare, su attività immunomodulatoria e ricerca e sviluppo di farmaci antivirali. Negli ultimi anni, in collaborazione con il Dipartimento di Chimica, ha caratterizzato l’attività antivirale degli Strigolattoni, ormoni vegetali che regolano lo sviluppo delle piante, ampiamente caratterizzati in ambito agrario. Gli Strigolattoni hanno mostrato un elevato potenziale terapeutico e, per il loro meccanismo d’azione, basato su target non solo virali, ma anche cellulari, potrebbero ovviare ai fenomeni di resistenza che si osservano con i farmaci attualmente in commercio. La scoperta ha portato al deposito di un brevetto internazionale e a pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali indicizzate.

Premio Donna Eccezionalmente Creativa (a pari merito)

Premio Donna Eccezionalmente Creativa (a pari merito)

Per il suo contributo alla chirurgia radioguidata, alla diagnostica per immagini, alla terapia radio-metabolica e altre applicazioni in campo oncologico, in particolare nell’ambito della Medicina Personalizzata, sia degli adulti che dell’età pediatrica.
Daria Maccora
In qualità di Medico Nucleare e Ricercatrice, ha partecipato alle attività cliniche e scientifiche di varie Unità di Medicina Nucleare italiane, forte anche delle esperienze maturate all’Estero.?€?Il radiofarmaco della domanda di brevetto WO2020144586 (A1) è adatto all’applicazione in chirurgia radioguidata, diagnostica per immagini, terapia radio-metabolica e altre applicazioni in campo oncologico. L’attuale formulazione include una componente che mima il neurotrasmettitore norepinefrina (NE); in test cellulari preliminari ha, infatti, dimostrato la capacità di essere captato dalle cellule tumorali dei tumori neuroendocrini sovra-esprimenti il trasportatore della NE (feocromocitomi, paragangliomi, neuroblastomi, tumori carcinoidi, tumori midollari della tiroide, etc.). La sottoscritta ha partecipato all’ideazione e realizzazione del suddetto radiofarmaco ed è stata parte attiva di esperimenti di radiomarcatura, biodistribuzione e validazione biologica in vitro. E’, inoltre, coinvolta nei successivi sviluppi del progetto per l’applicazione clinica dello stesso, in particolare nell’ambito della Medicina Personalizzata delle suddette patologie oncologiche, sia degli adulti che dell’età pediatrica.

Premio Capacity Building

Premio Capacity Building

Per le sue capacità management nel processo di digitalizzazione e di innovazione 4.0 delle imprese
Giulia Cazzamali
Il progetto è un software cloud innovativo che si posiziona nel processo di digitalizzazione ed innovazione 4.0 delle imprese.  La soluzione è una platform per l'interconnettività tra sistemi aziendali, produttivi (tramite moduli IoT), amministrativi ed hardware di campo con lo scopo rendere fruibili i dati in una sola interfaccia comunicativa.
In Co-Brains, che rappresenta in qualità di socia e CFO, fa parte del team che ha sviluppato la soluzione con attività di gestione, analisi dei prerequisiti, studio della piattaforma ed allineamento con il team di sviluppo. 
E convinta che l'innovazione nasca dalla capacità di osservare con una nuova prospettiva. P’er questo la piattaforma mostra i dati raccolti con un'interfaccia intuitiva; ciò permette - ad esempio - a chi strategizza o imposta un piano produttivo di agire validati da informazioni, temi rilevanti specie per le PMI che non hanno un figure addetto all'elaborazione dati.

Premio Alta Formazione (a pari merito)

Premio Alta Formazione (a pari merito)

Per il suo ruolo centrale in ambito universitario atto a sviluppare competenze, dalle fasi di ricerca allo sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento di malattie neurodegenerative.
Angela Anna Messina
È un docente di biologia molecolare e co-fondatore e CEO della start up we.MitoBiotech. L’esperienza nel campo della bioenergetica molecolare unita agli studi svolti per delucidare la struttura e la funzione di una importantissima proteina mitocondriale chiamata VDAC, le hanno permesso di identificare una molecola che contrasta il legame alla proteina VDAC di proteine patologiche tipiche della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). La molecola agisce quindi ripristinando la funzionalità del mitocondrio (un fondamentale organello cellulare) e grazie a questo effetto benefico sui neuroni è stata brevettata per il suo uso terapeutico nella SLA. Questo importante risultato ha dato la spinta necessaria a trasporre l’invenzione nella start up innovativa we.MitoBiotech srl. Una società la cui mission è quella di migliorare la salute delle persone. Infatti we.MitoBiotech si prefigge di ricercare e sviluppare molecole naturali che agendo sul mitocondrio, un innovativo target cellulare, esercitino un’azione terapeutica nelle principali malattie neurodegenerative.

Premio Alta Formazione (a pari merito)

Premio Alta Formazione (a pari merito)

Per l'eccellenza dell’attività di ricerca volta alla progettazione e sintesi di nuove molecole utili come farmaci.
Olga Bruno
si è laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche nel 1981. Dal 1983 svolge attività di ricerca e didattica presso L’Università di Genova, attualmente come Professore Ordinario. L’attività di ricerca è stata focalizzata sulla progettazione e sintesi di nuove molecole utili come farmaci. Si è occupata in particolare di sviluppare nuovi inibitori degli enzimi fosfodiesterasi (PDE) per individuare molecole selettive verso una isoforma specifica (PDE4D). Il progetto, in collaborazione con diversi ricercatori (Università di Genova: Proff. C.Brullo, E.Fedele, R.Ricciarelli; Columbia University: Prof. O.Arancio; Maastricht University: Prof. J.Prickaerts), ha portato alla sintesi di più di 250 molecole tra cui è stato selezionato una molecola lead utile per la malattia di Alzheimer e la Sclerosi Multipla. Le molecole più promettenti sono state oggetto di brevetto europeo (2014) e PCT (2016), concesso da USPO (2017) e EPO (2018) ed attualmente in fase di cessione in licenza.

Ritenute meritevoli di Menzione nell’ambito sanitario

Ritenute meritevoli di Menzione nell’ambito sanitario

Eleni Anastasiadou : ricercatrice presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’università Sapienza di Roma e docente nella Facoltà di Medicina e Odontoiatria. Da diversi anni esegue ricerca sul ruolo dei microRNAs nella progressione e terapia tumorale. Dopo il dottorato e la specializzazione alla Sapienza, ha lavorato a Boston, a Harvard Medical School, dove in collaborazione con bioingegneri ha sviluppato, una tecnologia pre-clinica in chip microfluidici a 3D, biomimetici. La tecnologia permette di imitare il microambiente tumorale nei chips microfluidici, introducendo cellule tumorali e cellule del sangue periferico (linfociti T) isolate dallo stesso paziente e di testare in modo più efficace, veloce ed economico l’effetto di molecole anti-tumorali (anticorpi ingegnerizzati, chemioterapici, molecole ad RNA). Queste molecole possono provocare reazioni indesiderate ai pazienti. Per cui, l’applicazione deI nostro brevetto internazionale, consentirà la scelta di una terapia mirata e personalizzata che aiuterà di migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Arianna Arienzo : Laureata con un Master of Science in Business Administration, e con un programma di imprenditoria ed innovazione della Fulbright in Silicon Valley, Arianna ha sviluppato la sua carriera professionale in diversi paesi tra cui Spagna, Ecuador e Stati Uniti. Da prima consulente in nuove tecnologie presso Accenture, ha successivamente sviluppato il suo cammino imprenditoriale nel campo della salute digitale, unendo la sua forte passione familiare per il settore della salute, con il suo expertise in intelligenza artificiale. Figlia di una famiglia di pneumologi, ad oggi Arianna è fondatrice ed Amministratrice delegata di VoiceMed, startup focalizzata su diagnosi precoce e monitoraggio da remoto tramite l'analisi vocale. Ad oggi VoiceMed ha certificato come dispositivo medico software il suo primo prodotto per l'identificazione del COVID 19 da un colpo di tosse. Il suo obiettivo è facilitare l'accesso all'assistenza sanitaria, dando a tutti la possibilità di conoscere il proprio stato di salute.
Valentina Casieri : ricercatrice in Patologia Clinica presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Si occupa di rigenerazione cardiaca e cardioprotezione tramite l’utilizzo di sostanze a funzione nutraceutica e l’uso degli esosomi. La sua attivita’ di ricerca è di tipo traslazionale (vitro, grande/piccolo animale e paziente). In questi ultimi anni buona parte della sua attivita’ di ricerca si è focalizzata sullo studio di pathways cardioprotettivi ad opera degli esosomi. Lo studio presentato dimostra l’azione cardioprotettiva di noto antiaggregante piastrinico orale: il Ticagrelor somministrato per prevenire l’occlusione trombotica delle coronarie in pazienti a rischio, che è in grado di attivare a basso dosaggio le cellule progenitrici cardiache, promuovendone la proliferazione e favorendo il rilascio di esosomi, capaci di rendere i cardiomiociti più resistenti alla morte programmata da carenza cronica di ossigeno. L’azione del farmaco a dose piu’ bassa ha l’ulteriore vantaggio di limitare eventuali effetti collaterali, come sanguinamenti e difficoltà respiratorie.

Premio STEAMiamoci

Premio STEAMiamoci

Per un modello gestionale partecipativo in cui tecnica e arte si fondono che favorisce la costituzione di micro-comunità, in un’ottica di cura e recupero edilizio, economia circolare, tutela del patrimonio architettonico con valore culturale
Stefania De Medici
napoletana, è architetto (1995, Napoli) e dottore di ricerca in Recupero Edilizio e Ambientale (2000, Genova). Professore associato di Tecnologia dell’Architettura dal 2015 (Università di Catania, DICAR, SDS di Architettura di Siracusa, dove dal 2004 al 2015 è Ricercatrice). Nel 2018 consegue l’ASN alle funzioni di professore di prima fascia. Dal 2016 ricopre incarichi nei processi di valutazione ANVUR in qualità di esperta disciplinare. L’attività scientifica è orientata all’innovazione nei processi di recupero, manutenzione, valorizzazione e gestione dell’ambiente costruito. È autrice di tre monografie e di oltre 120 saggi ed articoli scientifici. È inventrice del brevetto IT1395463 (B1) sul tema della manutenzione edilizia partecipata, selezionato per InnovAgorà 2019. L’invenzione consente di pianificare e controllare i servizi di manutenzione, migliorandone la qualità in funzione delle attività insediate nell’edificio. La caratteristica originale del modello decisionale consiste nella partecipazione attiva degli utenti alla definizione delle priorità manutentive.

Premio Giovani donne innovatrici

Premio Giovani donne innovatrici

Per l’entusiasmo e visione, che lascia la sua impronta verde con Green Printer, un progetto open source a favore della collettività, per lo sviluppo di nuovi metodi di agricoltura sostenibile ed orti verticali e per la sua personalità capace di ispirare
Livia Kalossaka
e’ ricercatrice all’Imperial College London dove si occupa di sviluppo di materiali e stampa 3D. Dopo aver lavorato per una multinazionale chimica in Olanda e Spagna, ha deciso di intraprendere un dottorato di ricerca per acquisire maggiore conoscenza di mezzi di produzione per la quarta rivoluzione industriale quali la stampa 3D. La sua ricerca si concentra sull’intersezione tra tre dipartimenti : chimica, biologia e ingegneria dove sta creando nuovi processi e materiali per rivoluzionare il panorama del biodesign ingegnerizzando la simbiosi tra sistemi viventi e non viventi ; unendo i vantaggi della vita biologica con quelli dei sistemi sintetici. Al premio ITWIIN presenta un nuovo tipo di stampa 3D che usa un processo di fotopolimerizzazione a modulo LED verde che permette di stampare in condizioni biocompatibili, a basso costo mantentendo la stessa risoluzione dei tradizionali processi di stampa a luce UV.