Albo 2023
Per le sue competenze in ambito clinico e di ricerca e alle sue capacità nel creare collaborazioni scientifiche, dando l’avvio alle ricerche sui farmaci retinoidi (acido all-trans retinoico) e alle sue possibili applicazioni nelle patologie fungine, il Premio Donna inventrice viene conferito a Elena Campione.
Elena Campione, Professore Associato di Dermatologia presso il Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata, ha svolto numerosi studi sulla patogenesi ed i trattamenti di malattie cutanee, a varia eziologia. Nel corso della carriera, la candidata ha vinto il Premio Women in Science L’Oreal-Unesco ed ha ottenuto altri riconoscimenti per il contributo allo Sviluppo e alla Ricerca.
Dalla partecipazione a progetti di ricerca nazionali ed internazionali sono scaturiti alcuni brevetti, nell’ambito della dermatologia oncologica e delle patologie infettive. In particolare, il brevetto riguardantel’uso dell’acido All-trans-Retinoico (ATRA), nel controllo delle patologie fungine, talora farmaco-resistenti, rappresenta una prima evidenza scientifica innovativa, oggetto di diverse pubblicazioni scientifiche. Infatti il farmaco, già utilizzato da anni nel trattamento di alcuni tipi di leucemie, ha dimostrato nei nostri studi sperimentali, un effetto protettivo nei confronti dei patogeni fungini, attraverso un effetto fungistatico diretto e ad un’azione immunoadiuvante. L’ATRA potrebbe rappresentare una nuova strategia terapeutica in favore dei pazienti fragili o immunocompromessi.
Per il suo importante contributo nella ricerca accademica e nella medicina di precisione per lo sviluppo di tecnologie innovative nel trattamento di patologie genetiche, tra cui la fibrosi cistica e altre malattie rare, il premio Donna Innovatrice viene assegnato parimerito a Ivana Pibiri.
Ivana Pibiri è Professore Associato di Chimica Organica presso il Dipartimento STEBICEF dell’Università di Palermo. Laureata in Chimica all’Università di Palermo con una tesi su sintesi stereoselettive, consegue nella stessa Università il Dottorato di Ricerca sullo studio di terpeni bioattivi. Durante il Post-Doc si occupa di eterocicli fluorurati e fotochimica organica. Trascorre un anno in Inghilterra (2000/01) come Visiting student presso l’Università del Sussex e due brevi periodi come Visiting Professor presso l’Università di York (2015/2016). Ricercatrice dal 2005, applica le conoscenze e l’esperienza maturata sulla sintesi organica e gli eterocicli allo studio di nuovi materiali funzionali e di molecole bioattive. PI in diversi progetti finanziati, autrice di più di 80 pubblicazioni scientifiche. Il progetto attuale, nell’ambito della Medicina di Precisione, riguarda lo sviluppo di piccole molecole con attività di readthrough di “codoni di stop prematuri” in frame codificanti di mRNA, la cui presenza è causa di diverse patologie ereditarie.
Per aver creato un nuovo modo di far impresa, cambiando la prospettiva e combinando l’innovazioneumana a quella digitale il premio Donna Innovatrice viene assegnato a parimerito a Silvia Bernardini.
Silvia nasce professionista e cerca di sviluppare da sempre gruppi di lavoro multi ed interdisciplinari, perché convinta che la diversità di provenienza e di competenza sono prospettive fondamentali per creare novità e bellezza. Dopo ricerche, sperimentazioni, e tentativi di vario genere, mette a terra il suo prototipo di azienda a costo zero (o quasi) creando un team coeso ma autonomo ed indipendente, rispettoso dei colleghi, disponibile a supportarsi, e crea un principio virtuoso sostenibile ed ecologico, basato sulla digitalizzazione intelligente e la condivisione creativa ma concreta che porterà la creazione di soluzioni nuove sia per il business che per la società. Forte della necessità di creare una mentalità etica, punta al cambiamento di prospettiva e crea SKY WALKER: un think tank digitale che “camminando nel cielo” affianca aziende e professionisti aiutando il cambio di prospettiva: da li alla creazione di progetti innovativi originali e autentici è un attimo!
Per aver sviluppato diversi progetti ed esserci cimentata con grande flessibilità in diversi campi dell’imprenditoria agricola creando in ultimo in cooperazione con uno spin off dell’Università di Bologna prodotti per la nutrizione della pelle da olio di oliva, il premio Donna Particolarmente creativa va a parimerito a Carlotta Totaro Fila Ulía, in dialetto leccese, significa oliva, ma anche vorrei.
Il progetto nasce infatti dal desiderio di creare valore all’interno di una piccola produzione di extravergine di oliva. In Salento, a causa del batterio Xylella. l’intero settore ha subito danni enormi, condannando le campagne salentine a cimiteri di ulivi. Gli investimenti iniziali si sono concentrati su due aree principali: impianto di nuovi ulivi resistenti al batterio, sviluppo di nuovi prodotti per la nutrizione della pelle. Nel 2023, grazie alla collaborazione con uno spin off dell’Università di Bologna, abbiamo realizzato dal nostro migliore extravergine un olio cosmetico attivato enzimaticamente.
La tecnologia applicata consente di idrolizzare i trigliceridi ottenendo un nuovo fitocomplesso costituito da acidi grassi e gliceridi, biodisponibile nei confronti delle cellule cutanee. L’extravergine attivato è in grado di idratare e nutrire la pelle in profondita, assorbendosi più rapidamente dell’olio tal quale. Il progetto ULÌA copre l’intera filiera: dalla raccolta delle olive alla vendita del prodotto finito, diversificato in olio alimentare e olio cosmetico. Il posizionamento premium della gamma valorizza l’extravergine alimentare (nutrition from inside) consentendo l’applicazione della stessa materia prima anche direttamente sulla pelle (nutrition from outside). Con Ulia vorrei innovare e creare valore per il territorio e per le donne che amano l’agricoltura e i prodotti naturali.un mix perfetto di innovazione, ricerca, natura, e amore per le proprie radici.
Per aver dato luogo al suo sogno di diventare imprenditrice accompagnata sempre da passione per il suo lavoro applicando la creatività e la competenza acquisita nell’ideare soluzioni semplici ma efficaci il premio Donna Particolarmente Creativa va a Parimerito a Simona Castelli.
Il suo sogno era lavorare in campo infermieristico, dopo una rapida carriera in ospedale, nel 1999 ho deciso di prendere parte attivamente alla vita dell’azienda che insieme ad un socio ho fondato nel 1992. Da allora lavora attivamente per la realizzazione dei suoi obiettivi che comprendono in particolare il benessere del personale, il rispetto delle regole e dell’ambiente. E` COO, Presidente del CDA e responsabile del sistema di gestione. Oltre a questi compiti istituzionali la passione per il suo lavoro la vede applicare la creatività e la competenza acquisita nell’ideare soluzioni semplici ma efficaci. Molti increduli le chiedono : Come è possibile passare da Capo -sala a Presidente di una società quotata ad Euronext Growth Milan? Studiando sempre, lavorando con passione, cerca di dare il buon esempio a giovani donne che vogliono approcciare un ambito lavorativo tipicamente maschile e soprattutto non sogna più…pianifico ed ottengo gli obiettivi che mi prefiggo.
Per aver mostrato una notevole capacità di coordinamento di un gruppo di ricerca e di uno spinoff accademico in grado di raggiungere risultati scientifici ragguardevoli e di elevata utilità applicativa nell’attuale contesto storico e sociale il premio Capacity building va a Simona Ester Rombo.
Professore di Informatica presso l’Università degli Studi di Palermo e CEO di Kazaam Lab, una startup innovativa spinoff della stessa università. L’invenzione presentata consiste in una piattaforma software, denominata Kazaam eHealth, che offre servizi su cloud per supportare i professionisti del settore salute nel processo decisionale. Basata su tecnologie innovative di big data analytics, intelligenza artificiale e architetture a microservizi, Kazaam eHealth risponde al bisogno di migliorare l’accesso a informazioni accurate per realizzare gli obiettivi della medicina di precisione. Lo scopo è quello di ampliare l’insieme di dati a disposizione nel caso di malattie complesse (es., rare, croniche, con base genetica) per specializzare le cure a seconda delle caratteristiche dei pazienti, in modo da ottenere una maggiore efficacia della terapia e minori effetti collaterali sul particolare paziente in esame
Per il notevole impegno in attività di alta formazione nel contesto accademico nazionale e internazionale e per aver mostrato un’elevata capacità di diffusione della conoscenza scientifica in iniziative di disseminazione e di collaborazione il premio Alta formazione va a Antonina Pirrotta.
Ordinario di Scienza delle Costruzioni ed esperta in “Vibrations” e controllo delle vibrazioni, così come testimonia il numero di pubblicazioni su riviste internazionali di alto impatto editoriale ed il premio vinto ad EASD (prima donna europea).
La manopola antivibrante è un prodotto originale, perchè realizzato, con materiale innovativo antivibrante, attraverso una stampante 3D del Laboratorio di Dinamica Sperimentale (diretto dalla candidata); inoltre, rispetta le caratteristiche antropometriche della mano della lavoratrice, del lavoratore. Un aspetto innovativo è anche la valutazione dell’efficienza della mitigazione delle vibrazioni indotte sulla mano, rilevata attraverso test dinamici condotti in laboratorio su manopoleclassiche e quella proposta. I risultati dei test dinamici sono stati utilizzati per valutare i classici indicatori previsti dalle normative, ma ciò che si ritiene sbalorditivo è l’introduzione della risonanza riferitoa organi del corpo umano, che quindi spinge a mitigarele vibrazioni soprattutto nel range di frequenza pericoloso per la risonanza.
Entro la fine di questo decennio dobbiamo imprimere una rapida trasformazione alla nostra società per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e l’inquinamento delle acque e del suolo da composti chimici e microplastiche. Questa è una sfida difficile, ma anche una straordinaria opportunità di rigenerazione della nostra società. EuCliPa.IT, che ha come scopo primario quello di attivare la società civile a di promuovere politiche di contrasto al cambiamento climatico e di incentivo alla sostenibilità ambientale, assegna un premio speciale a Marina Delucchi che, tra le candidate al XV Premio ITWIIN, si è distinta per il profondo impegno espresso in una innovativa attività di cattura delle microplastiche marine.
Marina Delucchi sono ricercatrice presso l’Università di Genova. L’ambito principale del mio interesse è lo studio della corrosione e protezione dei materiali in acqua di mare, con attenzione particolare anche ai trattamenti superficiali antidrag e antifouling. L’interesse per l’ambiente marino e l’interazione con il mondo dell’ingegneria navale, ha fatto scaturire l’idea per il brevetto qui presentato: “Sistema e metodo per la rimozione di microplastiche da acque marine”.
L’originalità dell’invenzione sta nel tentativo di trovare una soluzione a valle dello spandimento delle microplastiche in mare: tale soluzione si basa sullo sfruttamento del processo di caricazione dell’acqua di zavorra, tipico nelle navi mercantili.
L’invenzione trae spunto dall’opportunità di implementare un impianto già esistente in generale sulle navi, predisposto per il trattamento biologico delle acque imbarcate e per preservare gli ecosistemi, con un “disc filter”, attualmente utilizzato solo in ambito terrestre.
Per un forte spirito imprenditoriale, sostenuto da ricerca, formazione, capacità di fare rete, unite all'impegno in attività associative e nella promozione delle pari opportunità, per incoraggiare e favorire scelte autonome di studentesse e studenti.
Francesca Cavallini
La missione di Tice è quella di rivoluzionare il modo in cui comprendiamo e supportiamo i disturbi del neurosviluppo (NDD). La nostra visione è semplice ma trasformativa: liberare il potenziale di ogni bambino, adolescente e giovane con NDD attraverso approcci innovativi, scalabili e basati sull'evidenza.
Comprendere la sfida : i disturbi del neurosviluppo, come l'autismo, le disabilità intellettive, le difficoltà di apprendimento, i disturbi dell'attenzione e i disturbi del movimento sono diagnosticate dal 5 al 10% dei bambini. Questi individui devono affrontare sfide serie come difficoltà scolastiche, bullismo, ansia e prospettive di lavoro limitate.
Il nostro approccio innovativo. Siamo un hub dinamico per i neurodivergenti, che sta cambiando il modo in cui la società vede e supporta i NDD. Crediamo nel riconoscimento dei punti di forza e del potenziale unici dell'individuo, adattando i nostri interventi alle esigenze di ciascuno.
Alice Sorrenti
Fin da piccola appassionata e interessata a tutto ciò che riguardasse l’ingegneria., è una persona volenterosa e meticolosa, ama curare il dettaglio e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Nel 2021 si é laureata in Ingegneria e Tecnologie innovative per l’ambiente presso l’Università degli studi di Palermo e subito dopo ha iniziato il Dottorato di Ricerca. L'obiettivo della sua ricerca è lo sviluppo di sistemi di essiccazione efficienti al fine di ottenere una fase di disidratazione mirata ad aumentare il contenuto di secco e a ridurre la quantità di acqua presente nei fanghi in uscita dagli impianti con conseguente riduzione dei costi di trasporto e smaltimento, tramite la progettazione e realizzazione di prototipi di Serre Solari. L'innovazione della sua attività consiste nell'introduzione di aria calda direttamente sotto lo strato di fango attraverso una serpentina forata che favorisce la fuoriuscita dell'aria prodotta da pannelli fotovoltaici.